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La pandemia è una spinta all’efficienza energetica
La gestione energetica degli edifici rappresenta una delle grandi sfide del prossimo futuro poichè è responsabile di oltre un terzo del consumo globale d’energia mondiale e di quasi il 40% delle emissioni di CO2 dirette e indirette. Con la pandemia i consumi residenziali, già in netta crescita visto l’incremento significativo del digital entertainment, sono ovviamente aumentati delineando una crescita del consumo e dei costi energetici. Pertanto il consumo energetico di un edificio sarà sempre di più al centro delle tematiche di autoefficientamento energetico degli anni a venire ed è necessario programmare un rinnovamento delle costruzioni adottando una nuova politica che sappia rispondere alle nuove sfide che abbiamo davanti nei prossimi anni.

Smart Grid, il futuro è alle porte.
L’energia elettrica, nei paesi industrializzati, è tradizionalmente stata prodotta in un numero limitato di grandi centrali, in grado di coprire il fabbisogno di un’ampia area geografica o di un’intera nazione. Oggi però il modo di produrre l’energia elettrica sta cambiando radicalmente per effetto del diffondersi di sistemi a fonti rinnovabili, come il fotovoltaico, l’eolico, il micro-eolico o il mini-idroelettrico, di potenza medio-piccola, capaci di soddisfare necessità locali o caratterizzati da produzione discontinua, perché legata alla variabilità di fenomeni naturali come il vento o la luce solare.
Da un sistema centralizzato si sta quindi passando a una produzione molto distribuita sul territorio e assai più complessa da controllare e gestire. Per gestire queste criticità sono quindi necessarie reti di distribuzione diverse da quelle tradizionali.
Con il termine Smart Grid si intende una rete energeticamente intelligente, quindi in grado di gestire la domanda e l’offerta di energia in modo autonomo, gestendo i picchi di richiesta nell’arco della giornata, minimizzando il più possibile la presenza di un controllo manuale e prediligendo un controllo automatico.